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Alla scoperta di François Couperin

L’Art de Toucher le Clavecin: 300 anni dalla sua pubblicazione a stampa. Un progetto di Massimo Salcito

l'art de toucher le clavecin

Nel settembre 2016 si svolse la prima edizione della settimana musicale al Conservatorio di Musica “Luisa d’Annunzio” di Pescara, denominata Early Music Days. In quell’occasione, divenuta negli anni un’importante occasione d’approfondimento per il repertorio musicale antico presso l’istituzione musicale pescarese, mi occupai con un apposito seminario de L’Art de toucher le clavecin di F. Couperin (1668-1733), in quanto opera essenziale per lo studio del repertorio clavicembalistico francese nel Settecento.

Nel corso di quell’incontro, mi accorsi, in maniera alquanto casuale, che le due edizioni a stampa dell’epoca coincidevano a tre secoli esatti di distanza temporale con l’anno accademico del Conservatorio.

Trasformare quell’intuizione in un complesso e ricco progetto, comprendente una fitta serie di iniziative (concerti, seminari, produzioni, mostra, attività didattiche per le scuole, prodotti multimediali ed audiovisivi) e a cui parteciparono molti partner esterni di valenza nazionale (Conservatori di Musica, istituti e fondazioni a carattere musicali), per quanto incredibile, fu veramente questione di pochi giorni.

Questa straordinaria esperienza fu resa infatti possibile dal fatto che, pur formalmente nota, la figura di François Couperin soffriva da molti anni di un fenomeno di mancata approfondita conoscenza

Questo fenomeno di rimozione storica, in parte legato forse anche al diretto contatto con una nazione vicina, da sempre allo stesso tempo culturalmente amica e antagonista come la Francia, veniva facilmente confortato dalla ridotta se non striminzita produzione nazionale di studi e ricerche in merito, nel corso di quasi tutto il secolo.

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Alla riscoperta del Settecento musicale europeo

Escludendo infatti il pionieristico contributo del Villanis1, i testi esistenti di approfondimento di una certa importanza si contavano sulle dita di una mano: una tesi di laurea inedita, sconosciuta persino tra chi si occupi di clavicembalo2; il fondamentale per quanto oramai desueto testo di traduzione dello stesso Art, a cura di Gabriella Gentili Verona3; e solo a fine Novecento e poi con il ventunesimo, i vari contributi di Claudio Di Veroli4, Consuelo Giglio5 e infine Nunziata Bonaccorsi6. Non raggiungendo comunque tali scritti il complesso livello della ricerca internazionale.

Tutti i succitati, e Consuelo Giglio in primis in quanto sua diretta e dichiarata allieva, devono però molto alle profetiche intuizioni di Roberto Pagano (1930-2015)7, siciliano, all’epoca figura di spicco della musicologia nazionale. Nel 1969 Roberto Pagano, ad un anno dalla ricorrenza dai trecento anni dalla nascita dell’importante clavicembalista e compositore francese, passata in Italia sotto silenzio che il musicologo palermitano definì «assordante», aveva fatto notare quanto l’Italia dovesse ancora scoprire le sottigliezze di un musicista a tutto tondo, purtroppo già da allora confinato nella stereotipata formula di «clavicembalista del Re Sole». 

Questo contesto, certo non particolarmente favorevole al progetto, in effetti cominciava a cambiare mostrando nei primi anni 2000 qualche piccolo segnale di cambiamento: soprattutto con una serie di interessanti incisioni discografiche sulle opere del compositore francese, in alcuni casi proprio dedicate a L’Art; e culminate poi, nel 2018, nella nuova traduzione del trattato ad opera di Vera Alcalay e Sara Ricci8.

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Un clima quindi di rinnovata attenzione per una ancora ignorata figura musicale settecentesca europea fu nel concreto il miglior alleato al successo del progetto stesso, che raggiunse notorietà anche in riviste specializzate francesi ed inglesi.

Anche perché nelle nostre intenzioni il progetto Couperin non doveva rivolgersi solo ad una utenza specialistica, professionalmente già indirizzata allo specifico repertorio musicale: ma anche a chi, dentro e fuori il Conservatorio, poteva in qualche modo interagire con il «clavicembalista del Re» e le sue composizioni.

Ed infatti nei concerti e nelle altre occasione d’esibizione venne dedicato ampio spazio a strumentisti apparentemente lontani dal clima barocco di Versailles: ottoni, pianoforti, arpe e fisarmoniche poterono esibirsi accanto a strumenti tipici della musica antica, quali clavicembali, organi, flauti dolci e traversieri, canto e ensemble vocali e strumentali.

Altra importante caratteristica del progetto Couperin fu l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali: dalle presentazioni multimediali agli audiovisivi tradizionali, si pensò che solo utilizzando in modo efficace tali nuove formule di comunicazione (il cellulare, i social network e simili) la figura di Couperin avrebbe avuto finalmente quella possibilità di visibilità a cui aveva diritto da oramai tanto tempo.

Le pubblicazioni di chiusura edite per la StreetLib di Milano e per l’Istituto Nazionale Tostiano documentano un’importante esperienza musicale e culturale, i cui frutti continueranno a prodursi nei prossimi anni per la società italiana.

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Gli sviluppi del progetto dal 2016 a oggi

Anno 2016

Ottobre 2016

  • 1 ottobre – Inaugurazione Blog “CouperinArtdeToucher.wordpress.com”
  • 10 ottobre – Creazione database musicale digitale “Couperin – L’Art de toucher 2016/17”
  • 15 ottobre – Videoclip promozionale “L’Art de toucher – III centenario 2016/17”
  • 15 ottobre – Presentazione del calendario personalizzato a colori “L’Art de toucher – III centenario” 2016 – 2017
  • 20 ottobre – Vernissage “L’Art de toucher – III centenario” 2016 – 2017 e conferenza stampa, calendario attività 2016/17, buffet Cioccolata Tavoletta

Novembre 2016

  • 14 novembre – Les Goûts Réunis. Conferenza di iconografia musicale e Storia dell’Arte a cura di Giovanbattista Benedicenti (Storico dell’Arte, Liceo Classico “D’Annunzio”) e Massimo Salcito. – Giovanbattista Benedicenti: “L’incontro tra le arti sorelle: la musica e la pittura nella Francia del Settecento”. – Massimo Salcito: “I ritratti di Couperin”
  • 19 novembre – Musica Antica & Musica Contemporanea. Incontro del Prof. Massimo Salcito con i docenti e gli studenti delle classi di Composizione del Conservatorio di Musica “Alfredo Casella”.
  • 24 novembre – “F. Couperin L’Art de toucher – III centenario” 2016 – 2017, presentazione progetto didattico per le Scuole. In collaborazione con Scuola Media “D. Alighieri” (L’Aquila), Sezione “Celestino V” (Paganica).
  • 27 novembre – «Alfonso Fedi – Clavicembalo», concerto per Clavicembalo, musiche di F. Couperin. Bologna, sede Associazione Clavicembalistica Bolognese
  • 27 novembre – “F. Couperin, esecuzione integrale I libro dei Piéces de clavecin”; Alfonso Fedi, Clavicembalo. Bologna, Associazione Clavicembalistica Bolognese, Sala Concerti. In collaborazione con Associazione Clavicembalistica Bolognese

Dicembre 2016

  • 5 dicembre – L’Art de toucher: da François Couperin a Muzio Clementi. Lezione concerto a cura di Maria Jolanda Masciovecchio (Clavicembalo e Fortepiano). Conservatorio di Musica “Luisa d’Annunzio”, Palazzo Mezzopreti, sala “Bellisario”
  • 14 dicembre – L’Art de toucher le clavecin: recital di Claudio Di Veroli (Clavicembalo). Concerto a cura di Claudio Di Veroli. Lucca, Centro Anziani di S. Anna (rassegna Lucca Barocca)
  • 22 dicembre – Auguri di Natale. Concerto a cura del Coro Polifonico “Melodie d’Abruzzo” (direttore Maria T. Giammarino). Con la partecipazione straordinaria di Elena Cacciagrano (arpa) e Gianluca Tarquinio (discologo). Conservatorio “D’Annunzio”, sala Bellisario

Anno 2017

Gennaio 2017

  • 14 gennaio – Museo San Colombano, Collezione strumenti musicali “Tagliavini”. Masterclass “L’art de toucher le clavecin”, a cura di Luigi Ferdinando Tagliavini.  Classe di Clavicembalo del Conservatorio “D’Annunzio” di Pescara (Prof. Salcito). In collaborazione con la Classe di Clavicembalo del Conservatorio “Martini”, Bologna. Visita guidata alla Collezione Tagliavini, con il M° Luigi Ferdinando Tagliavini e il M° Liuwe Tamminga. Concerto sugli strumenti a tastiera storici della Collezione Tagliavini

Febbraio 2017

  • 1 febbraio – Scambi didattici tra Conservatori di Musica – Prof.ssa Vera Alcalay (Docente di Clavicembalo del Conservatorio di Musica “Piccinni”, Bari) “L’Art de toucher di F. Couperin: una nuova traduzione in lingua italiana”. Conservatorio di Musica “Luisa d’Annunzio”, Palazzo Mezzopreti, sala Bellisario
  • 9 febbraio – I Piéces de Violle di F. Couperin, concerto.  Giovanna Barbati, Viola da gamba Massimo Salcito, clavicembalo. Pescara, Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio”, sala Bellisario

Marzo 2017

  • 3 marzo – Da Couperin a Ravel: Le Tombeau de Couperin. Conferenza – concerto con Marco Ciccone (compositore) e Manuela Marcone (pianoforte). Conservatorio di Musica “D’Annunzio”, sala Bellisario
  • 19 – 20 marzo – Giornate al Santuario 2017. Rassegna “Arte Musica & Fede” – III Edizione – F. Couperin: la Musica Sacra. F. Couperin: Ave Regina, Salve Regina, Fac me salvum Domino e altre composizioni sacre per voci e strumenti. Premiere del concerto con 4 repliche nell’arco delle due giornate. Rita Alloggia, Claudia Di Carlo, soprani, Massimo Salcito, organo. Organo Tommaso Vayola, Santuario Madonna d’Appari (Paganica-Assergi, L’Aquila)
  • 29 marzo – Storia dell’Arte e Storia della Musica: la pittura francese dei secoli XVII-XVIII, F. Couperin e la musica in Francia. L’Aquila, Auditorium del Conservatorio di Musica “Casella”. Conferenza di storia dell’arte a cura di Arianna De Simone

Aprile 2017

  • 5 aprile – Giornate di Studi “L’Art de toucher in Italia: 300 anni”. Conferenze, tavole rotonde, concerti, esposizione. Giovedì 5 concerto inaugurale spazi espostivi viola da gamba – clavicembalo. Venerdì 7 e Sabato 8, 10-13, 15-18, 19-21 sessioni convegno e concerti. Auditorium e Sala Bellisario del Conservatorio, Piano Nobile di Palazzo Mezzopreti
  • 21 aprile – F. Couperin, “L’Art de toucher” e la Musica Contemporanea: rassegna di brani composti dagli studenti delle classi di composizione del Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” (L’Aquila). Conferenza di presentazione delle composizioni selezionate (coordinatore Prof.ssa Mariella Di Giovannantonio), pubblicazione delle partiture musicali

Maggio 2017

  • 10 e 11 maggio – Settimana della Musica Antica 2017. L’Aquila, Conservatorio di Musica “Casella”. In collaborazione con il Prof. Andrea De Carlo (Viola da gamba). Masterclass e concerto del Consort di Viole da gamba del Conservatorio (Les Couperins)

Giugno 2017

  • 16 giugno – Couperin ieri e oggi: rassegna opere prime giovani compositori nel nome di F. Couperin. L’Aquila, Conservatorio di Musica “Casella”. Concerto di esecuzione in prima nazionale assoluta delle opere dei 13 giovani musicisti, studenti delle classi e corsi di composizione del Conservatorio “Casella”

Luglio 2017

  • 6 luglio – I Concerti del Conservatorio Martucci (Salerno), località Nocera Superiore. In collaborazione con il Conservatorio di Musica “Martucci”, Salerno. Concerto dell’ensemble di musica barocca del Conservatorio con Massimo Salcito (Conservatorio di Musica “D’Annunzio”, Pescara)
  • 13 Luglio – Masterclass Clavicembalo: “L’Art de toucher le clavecin”. In collaborazione con l’Istituto Nazionale Tostiano (Ortona, Palazzo Corvo). Masterclass e concerto serale di chiusura

Settembre 2017

Ottobre 2017

  • 16 ottobre – François Couperin: Musica e Geometria Frattale. Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio”, sala Bellisario. Relatore: Massimo Salcito

Novembre 2017

  • 2 – 3 novembre – Masterclass e concerto cn Claudio Di Veroli, Lucca. Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio”, sala Bellisario
  • 28 novembre – Couperin, Chocolate 4 two. Concerto per vari strumenti. Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio”, Sala Bellisario. In collaborazione con Cioccolateria Tavoletta – Pescara

Dicembre 2017

  • 13 – 14 dicembre – Registrazione del docu-film “Francois Couperin: L’Art de toucher le clavecin”. Regia Peter Ranalli (Ultracorpi Studios), Fonico Francesco Giovannangelo, Operatore di ripresa Mario Diodoro, montaggio Peter Ranalli
  • 15 dicembre – Concerto di chiusura del progetto Couperin. Massimo Salcito, Clavicembalo. Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio”, sala Bellisario

Anno 2019

Anno 2020

Gennaio 2020

Anno 2021

Maggio 2021

Bibliografia

  1. LUIGI ALBERTO VILLANIS, L’Arte del Clavicembalo. Torino: Fratelli Bocca, 1991. Bologna: Forni, 1979. Capitolo “Francesco Couperin”, pp. 269-280.
  2. ALDO BOVA, L’Allemande per clavicembalo di F. Couperin: contributi per un approccio e un’interpretazione sociologica. Università degli studi di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, anno accademico 1977-1978, relatore Enrico Fubini.
  3. GABRIELLA GENTILI VERONA, L’ART de toucher Le Clavecin. Metodo per il Clavicembalo di Francois Couperin. Milano: Curci, 1989.
  4. CLAUDIO DI VEROLI, Ha mai Couperin suonato un trillo prima battere?, «Harpsichord & fortepiano», Volume 6 no. 1, maggio 1997 (originale inglese, traduzione italiana a cura dell’autore, su http://www.academia.edu).
  5. CONSUELO GIGLIO, Francois Couperin. Palermo: L’Epos, Collana “Constellatio Musica”, n. 2, 1998.
  6. NUNZIATA BONACCORSI, L’Ornamentazione. Ovvero l’arte di abbellire in musica. Padova: Armelin, Capitolo “La Scuola Francese”, pp. 31-86, 2002.
  7. ROBERTO PAGANO, Poesia e subtilité nell’opera clavicembalistica di François Couperin «Le Grand» , «Nuova Rivista Musicale Italiana», n. 6, novembre/dicembre, pp. 1060-1075, Roma: Eri, 1969.
  8. VERA ALCALAY – SARA RICCI (a cura di), François Couperin, L’Art de toucher le clavecin, Bologna: Ut Orpheus, 2018.