La Stanza Segreta di Musica

Un progetto di musica “reservata”
LA STANZA SEGRETA DI MUSICA è un contenitore progettuale di produzioni cartacee, digitali e multimediali relativi a specifici argomenti della Musica Antica, che vedono per protagonisti principali le tastiere storiche (clavicembalo, organo, fortepiano) e gli strumenti ad arco (come la viola da gamba).
L’idea è quella di legare l’emozione alla scoperta di luoghi nascosti attraverso l’intimità e l’esaltazione in musica.
Massimo Salcito
Gli argomenti sono stati scelti in modo da favorire una sostanziale osmosi tra forme e contenuti dei suddetti strumenti, enfatizzando quindi i risultati di queste sinergie operative e concettuali.
Principale caratteristica de LA STANZA SEGRETA è l’evidente riferimento al concetto di “musica reservata”, ossia, appunto, “segreta”. Uno stile e una prassi esecutiva che ha origine nella musica a cappella vocale della seconda metà del XVI secolo. Questo stile fu principalmente in voga in Italia e nella Germania meridionale, contraddistinto da raffinatezza, esclusività e intensa espressione emotiva del testo cantato. L’espressione è apparsa per la prima volta nel Compendium musices nel 1552 ad opera di Adrianus Petit Coclico.
Perché la stanza segreta di musica
L’idea è quella di proporre la congiunzione tra luoghi nascosti e musica riservata per un pubblico esclusivo, emotivamente coinvolto ed in grado di apprezzarne i molteplici significati e contesti, non solo musicali, è parte integrante della filosofia del progetto: e il mezzo digitale è considerato in questa ottica un essenziale e preferenziale mezzo di comunicazione con la ristretta platea di appassionati.

Alla scoperta delle stanze segrete di musica
Una rete di stanze segrete in continua crescita!
Ringraziamenti
Fotografia e audiovideo:
Alessio Pancella.
Graphic layout:
Daniela Scordella
Sound engineering ed editing:
Paolo Saggese
Traduzioni in inglese:
Cristina Lombardo
Realizzazioni informatiche musicali:
Riccardo La Chioma
Supervisore musicale:
Roberto Gialluca
Redazione testi e supervisione:
Matteo Di Cintio
Segretaria di produzione:
Paola Pino