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J. S. Bach, un seminario sui 4 Duetti della Terza Parte del Clavier-Ubung

    Incontro tenuto dal Prof. Massimo Salcito per la rassegna Abruzzo Organ Festival 2023

    Abruzzo

    Giovedì 22 giugno 2023 si è tenuto presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Silvi un seminario sui bachiani 4 Duetti BWV 802-805.

    L’incontro è stato fortemente voluto dal direttore artistico della rassegna Abruzzo Organ Festival, la Prof.ssa Giamila Berré, docente di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio di Musica “Casella” di L’Aquila, quale importante momento di formazione per giovani studenti d’Organo dei tre Conservatori di Musica regionali (L’Aquila, Pescara, Teramo), accanto e a complemento dei più tradizionali appuntamenti concertistici.

    Il Prof. Massimo Salcito ha illustrato dettagliatamente le caratteristiche di tali composizioni, in una sessione di studio sia teorica che pratica di circa due ore di durata. L’incontro è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità di un Organo a canne a trasmissione meccanica in ottime condizioni, sito nell’edificio sacro.

    Si sono affrontate tematiche di carattere generale: localizzazione della fonte e caratteristiche della stampa musicale dell’epoca, pubblicazioni tedesche dal titolo Clavier-Übung nella Germania del XVIII secolo, forma del Duo Duetto dall’epoca rinascimentale in poi, la bibliografia musicologica esistente.

    Ma non è mancato spazio allo studio pratico delle singole composizioni, ognuna dotata di caratteristiche originali, e le loro effettive possibilità interpretative, grazie anche alla disponibilità degli studenti di Organo presenti al seminario.

    «Si tratta di composizioni tutt’altro che secondarie nell’ambito della produzione bachiana, soprattutto in quanto collocate all’interno di una parte della raccolta del Clavier-Übung apparentemente dedicata solo all’Organo e che invece stanno ancora una volta a dimostrare come per Bach gli strumenti a tastiera andassero inclusi nella più generale formula del Clavier, anziché il singolo Clavicembalo oppure Organo», dice Massimo Salcito.

    Ed infatti la ricchezza di aspetti non solo strutturali ma anche estetici (il riferimento alla simbologia numerica della gematria, oppure alle figure retorico-musicali in voga all’epoca) ha messo in luce come si tratti di composizioni di tutt’altro facile approccio, per lo studente come per l’esperto interprete professionista.

    Redazione


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