Musica a tavola: Il primo appuntamento tra gastronomia e musica antica a Palazzo Gentileschi.
Negli splendidi locali storici della Sala da Ballo e della Sala da Pranzo dell’appartamento nobiliare aquilano di Palazzo Gentileschi, si è tenuto il 24 febbraio 2022, in occasione dei festeggiamenti carnascialeschi per il giovedì grasso, il primo appuntamento per il 2022 della rassegna ‘Musica a Tavola’.
Il tema di studio e di esecuzione musicale ha riguardato Le Canzon Napolitane a Tre Voci di Cesare Tudino (1530-1592).
Negli anni scorsi il gruppo musicale de L’Usignolo aveva infatti realizzato, in diverse località della regione, molteplici appuntamenti dedicati all’incontro di temi enogastronomici e personaggi musicali nati in terra d’Abruzzo.
Cesare Tudino, il compositore abruzzese nato ad Atri oggi oggetto di riscoperta
Tudino, nato ad Atri, compositore al servizio dei Duchi D’Acquaviva, è figura di rilievo nella storia della musica rinascimentale abruzzese e italiana.
Da diversi anni il musico canonico autore di madrigali, messe e pezzi liturgici è oggetto di studio grazie anche a ricercatori come Marco Della Sciucca.
Per l’evento a Palazzo Gentileschi sono stati eseguiti undici brani musicali accompagnati a loro volta da portate gastronomiche legate al territorio e alla tradizione abruzzese.
Le Canzon Napolitane di Cesare Tudino
Le Canzon Napolitane sono di fatto musiche d’intrattenimento e in molti casi canzoni d’amore. Capitava molto spesso che questi brani riscuotessero un discreto successo e per questo motivo destinate alla stampa in apposite raccolte.
Si contano tre diverse raccolte delle canzoni pubblicate a Venezia da Giovanni Scotto, all’epoca uno dei più noti stampatori, tra il 1566 e il 1569.
I musicisti e le partecipazioni de Il Migliarino e Assolo Choir
L’evento ha visto la partecipazione di Assolo Choir, diretto da Rita Alloggia, e de Il Migliarino, nella configurazione consort Viole da gamba, guidato da Massimo Salcito.
Hanno partecipato al concerto: Giulia Marcangelo e Stefania Ricci, soprani; Andrea Caruso, tenore, direzione Rita Alloggia; Alberto Lattanzi e Paola Stivaletta, viole da gamba basso; Peppino Forte, vihuela de mano e percussioni; Massimo Salcito, viola da gamba soprano e maestro concertatore.