La terza Festa Monteverdiana in Abruzzo per i 4 Secoli di combattimento
Sabato 14 settembre 2024, Pescara ha ospitato la terza edizione della Festa Monteverdiana, evento organizzato per celebrare i 400 anni dalla prima esecuzione del celebre “Combattimento di Tancredi e Clorinda” di Claudio Monteverdi. La manifestazione, parte del progetto “1624-2024: 4 Secoli di Combattimento”, è stata curata dall’Associazione ENSEMBLE ‘900, promotrice del Festival di Musica Antica e Moderna, giunto quest’anno alla 26a edizione consecutiva. La manifestazione è di fatto il seguito di quelle tenutesi nel corso dell’anno a L’Aquila (11 febbraio) e a Chieti (11-13 luglio)
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L’evento pescarese ha proposto una riflessione profonda sul legame tra il patrimonio storico-musicale di Claudio Monteverdi e le moderne tecnologie di comunicazione. Due i momenti principali: una tavola rotonda presso l’ArcheoClub e un concerto serale nella Chiesa del Mare.
Il progetto a cura di Massimo Salcito: 4 Secoli di Combattimento
Tavola rotonda: il passato incontra il presente
Il simposio dal titolo “Prassi storiche e odierni mezzi di comunicazione” ha visto protagonisti esperti come la prof.ssa Paola Besutti, docente ordinario in Musicologia e Storia della musica nell’Università degli studi di Teramo, Maria Cristina Esposito e Massimo Salcito, con la moderazione di Pierluigi Mencattini. Sono stati esplorati i nuovi approcci alla divulgazione delle opere di Claudio Monteverdi, con particolare attenzione alla multimedialità e all’influenza delle tecnologie contemporanee.
Concerto serale: omaggio a Claudio Monteverdi e al combattimento
La giornata si è conclusa con un emozionante concerto barocco eseguito dall’Ensemble Labirinto Armonico e Il Migliarino. Il programma ha reso omaggio a Claudio Monteverdi, includendo brani come la chanson spirituelle “Susanne on jour” e il “Combattimento di Tancredi e Clorinda”, eseguito per la prima volta a Pescara.
Questa celebrazione ha sottolineato l’eredità musicale di Claudio Monteverdi, rendendo omaggio non solo al suo genio artistico, ma anche alla sua capacità di dialogare con le nuove frontiere della comunicazione e dell’espressione musicale. Un evento che ha connesso il passato con il presente, mostrando l’eterno fascino della musica di Monteverdi.